PROPOSTA RINNOVO CONCESSIONI ENEL

15.07.2024

Castelnuovo, 15 luglio 2024

Proposte per rinnovo accordo Enel-Regione-Comuni in vista della proroga delle concessioni geotermiche

Il decreto Energia ha aperto alla possibilità per l'autorità competente (ovvero la Regione Toscana) di chiedere all'attuale concessionario (Enel green power) un piano d'investimenti per una proroga delle concessioni geotermiche fino a vent'anni.

Riteniamo fondamentale:

Fare un approfondimento sul territorio, in seguito anche al rinnovo di alcune amministrazioni comunali, con confronto allargato a consigli comunali, partiti, organizzazioni sindacali e associazioni imprenditoriali per completare e sviluppare la proposta già fatta dai Sindaci in Regione.

Lavorare insieme a tutti gli altri sindaci geotermici: Regione e Comuni devono portare un'unica voce al tavolo delle trattative e devono privilegiare prima di tutto investimenti di zona a quelle dei singoli comuni. La concessione mineraria per sua natura limitata nel tempo (si parla in questo caso di 20 anni) e le relative compensazioni geotermiche devono essere valutate con un nuovo concetto dinamico, fermo restando la natura demaniale dello sfruttamento della risorsa geotermica del sottosuolo, l'industria in questione per la sua specifica natura produce significativi impatti in termini di occupazione di suolo, impatti visivi e ambientali che pregiudicano sensibilmente lo sviluppo di altre attività economiche legate al turismo e all'agricoltura. Occorre armonizzare le compensazioni valutando appropriatamente questo aspetto con il peso commisurato all'importanza in termini di condizionamento allo sviluppo di un territorio. Alla luce di quanto sopra esposto, dovrà essere istituito un tavolo tecnico regionale al fine di garantire l'attuazione degli impegni presi e la valutazione nel tempo dell'impatto delle operazioni di superficie. Occorre prevedere la possibilità di esercitare il diritto insindacabile dell'amministrazione pubblica di garantire nel tempo la condotta industriale del concessionario in termini di tecnica, sicurezza, ambiente, che si armonizzi con il necessario sviluppo del territorio.

Come ha suggerito il Presidente Giani, nel recente incontro a Pomarance, dagli indicatori economici sulla redditività di Enel Green Power dovrà scaturire un accordo equo e fruttuoso per il concessionario e tutto il territorio geotermico.

Impostare tutta la trattativa sul rinnovo delle concessioni geotermiche dando vita ad un rinnovato rapporto fra concessionario e territorio, perso completamente negli ultimi anni. Enel ha presentato un piano industriale senza un confronto serio con in territorio. Questo la dice lunga su quanto sia distante l'azienda, configurata come una multinazionale del settore, con le istanze delle comunità locali.

Enel Green Power nonostante la propria dimensione economica, nell'esercizio industriale dello sfruttamento della geotermia, per le sue caratteristiche di peculiarità e unicità legate ad un territorio specifico, deve essere svincolata dalle procedure e dalle pratiche adottate genericamente dall'azienda. A tale proposito va richiesta una modifica sostanziale della governance aziendale per rispondere alle varie problematiche con tempi certi con manager presenti e individuabili sul territorio. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una implementazione assurda di norme e procedura calate dall'alto senza alcuna rispondenza alle necessità reali e industriali. La soluzione e/o il miglioramento di questa tematica apparentemente secondaria, permetterà di valorizzare con efficacia e con ricadute economiche sostanziali qualsiasi piano industriale. Un focus importante dovrà essere fatto sull'attuale assetto del procurement di Enel Green Power, cercando di avviare un processo di superamento dello stesso. Bisogna interrompere la pratica dell'affidamento delle gare di appalto al massimo ribasso, avendo l'ambizione di passare ad un affidamento dei lavori basato sulle professionalità aziendali e sui giusti livelli di remunerazione. Potrebbe essere istituito una sorta di struttura tecnico/commerciale con compiti di affidamento dei lavori ai vari soggetti industriali come avviene già adesso in altre realtà produttive, favorendo un processo di crescita complessivo sia da parte del committente sia da parte dell'esecutore lavori. Va posto il tema della perdita di know-how da parte di Enel Green Power con ricorso ad eccessiva esternalizzazione dei servizi. Questo deve essere inteso non come mancanza di professionalità, ovviamente, ma data la dimensione aziendale come incapacità di attivare nei tempi dovuti tali risorse e rispondere efficacemente e velocemente alle problematiche presenti nel normale esercizio lavorativo. In questo ambito dovrà essere valorizzato il ruolo dei Consorzi locali di Imprese recentemente costituiti, con il principale obiettivo della valorizzazione dell'esperienza lavorativa locale e sviluppo della stessa in termini numerici e professionali.

Il contributo economico legato allo sfruttamento della risorsa geotermica commisurato sulla base della redditività aziendale dovrà essere composto da una quota fissa maggioritaria e da una parte variabile legata alle variazioni economiche e geopolitiche del cosiddetto PUN (prezzo unico nazionale dell'energia). In questo contesto si inserisce anche il recente accordo in Commissione Europea sulle energie rinnovabili FER2.

Una percentuale significativa del contributo geotermico andrà destinato al settore della ricerca. Da qui passerà il futuro della crescita occupazionale del territorio basata sul lavoro di qualità. Dovranno essere stipulati accordi specifici con finanziamenti verso poli universitari di eccellenza su progetti innovativi da implementare sul nostro territorio. Il tutto accompagnato da un monitoraggio dei risultati con modulazione dei flussi finanziari legati agli stessi. Su questo aspetto si potrebbe inserire un nuovo ruolo del consorzio Cosvig con rinnovate e chiare regole di ingaggio. La nascita di nuove filiere industriali non dovrà essere legata necessariamente alla geotermia. Nel contesto economico nazionale un finanziamento cospicuo e costante come questo sarà fondamentale per lo sviluppo del territorio. In Italia non sempre si presenta questo tipo di opportunità data la congiuntura economica sfavorevole.

In merito alle compensazioni geotermiche da tradursi in fattive opere strutturali, il miglioramento del sistema viario giocherà un ruolo fondamentale. Bisognerà concentrarsi su uno specifico progetto come quello del congiungimento dell'area Val d'Elsa e l'Alta val di Cecina, con prospettiva di un prolungamento verso la Val di Cornia.

Un focus per il Comune di Castelnuovo andrebbe fatto sui notevoli flussi di traffico pesante all'interno del centro abitato, dovuti all'ubicazione dello stesso nelle direttrici degli spostamenti verso i cantieri AGE Radicondoli e cantieri AGE Piancastagnaio. In questo contesto andrebbe chiesto un finanziamento ad hoc per "la variante di valle" di Castelnuovo (strada che dal cimitero passa dalla c.le fino ai lagoni, a tratti già presente).

Gruppo Consiliare Progettiamo Castelnuovo

I Consiglieri

Filippi Luca, Cerboneschi Gemma, Vesciano Vittoria


Il Gruppo Consiliare di Minoranza Progettiamo Castelnuovo
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