LA PILA ESAURITA

Dopo 15 anni intervallati da promesse frustrate di 3 campagne elettorali, assistiamo negli ultimi giorni a fuochi di artificio di proposte e progetti mirabolanti.

Vogliamo ricordare che un buon amministratore analizza, sceglie, commissiona un progetto, lo finanzia e lo porta a compimento con impegno, dedizione e controllo: un iter che non caratterizza l'attuale amministrazione, che in questi anni non ha perseguito alcunché di lineare, ma solo piccole opere qua e là, per dare il "contentino" a quello e all'altro cittadino (sia chiaro: qui non si parla di interventi straordinari dovuti a situazioni emergenziali, ma di progetti).

Ci vorrebbe maggiore rispetto per cittadine e cittadini, costretti ad assistere per la quarta volta a una stucchevole litania.

Diamo anche un senso figurativo a questa situazione, per farla comprendere meglio: l'amministrazione uscente è una pila esaurita attaccata alla spina solo in campagna elettorale.

Dopo 15 anni si doveva solo avere l'onestà intellettuale di farsi da parte. Routinizzare un'amministrazione comunale è un atto di incalcolabile pericolosità, la stasi politica è velenosa per l'avvenire, il leader carismatico (o meglio: che millanta di esserlo) non giova a nessuno.